Il Simbolismo

Lo slideshow presenta solo alcune opere dei principali artisti appartenenti alla corrente artistica denominata "Simbolismo", integrate da immagini di alcuni artisti appartenenti alla "Confraternita dei Preraffaeliti" e alla "Secessione Viennese" (correnti artistiche che vedono al loro interno artisti la cui spinta artistica è ascrivibile al Simbolismo). Un punto di partenza per illustrare le personali tensioni, visioni e interpretazioni dell'arte.

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Pierre Puvis de Chavannes

1824 - 1898

wiki

Gustave Moreau

1826 - 1898   wiki

Arnold Böcklin

1827 - 1901   wiki

Odilon Redon

1840 - 1916   wiki

     

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Gustave Moreau, "Orfeo", 1875
Gustave Moreau, "Orfeo", 1875

Il movimento simbolista, si sviluppò in Francia parallelamente al fenomeno del Divisionismo, intorno al 1885.

Precursore del Simbolismo fu Odilon Redon, che con "Il Ciclope" nel 1898 realizza un'opera enigmatica, ricca di suggestioni oniriche. Egli volle inserire l'elemento irrazionale e misterioso nei soggetti rappresentati allo scopo di indagare l'interiorità umana.

Nel 1886 lo scrittore Jean Morèas pubblica sul "Figaro" il manifesto del simbolismo.

In esso l'arte viene vista come espressione dell'idea, l'elemento di fusione di percezione sensoriale e spiritualità. Tale tendenza fu supportata dalle idee del filosofo Henri Bergson.

 

Spesso nelle opere simboliste si fa ricorso all'allegoria, al mito, all'etica anche religiosa.

Si tende ad esplorare anche il mondo del sogno, dell'ultraterreno.

Si ricorre all'esoterismo.

 

Il Simbolismo non si identificherà, come invece era successo per altre correnti artistiche, come espressione di un gruppo omogeneo o comunque costituito, ma piuttosto andrà a rappresentare alcune generali tendenze che si registreranno in quegli anni in molti settori artistici.

Maturerà in un clima di antinaturalismo ed in aperta polemica con il materialismo positivistico di un'arte che era prevalentemente orientata ad una restituzione di tipo ottico dei fenomeni sensibili.

Odilon Redon, "Evocazione", 1904
Odilon Redon, "Evocazione", 1904

I Simbolisti, ricollegandosi alle componenti visionarie della pittura romantica, e a sperimentazioni di stampo post-impressionista, proponevano immagini che non miravano a rappresentare la realtà oggettiva, bensì a riflettere il mondo interiore dell'autore.

 

I soggetti preferiti saranno le figure umane con una particolare predilezione per quella femminile.

 

La tendenza simbolista "esclude il problema del concreto rapporto con la società e subordina la comunicazione alla conoscenza di un codice, il simbolo, in possesso di pochi iniziati".

Per i Simbolisti, ogni opera che l'artista creava, non comunicava semplicemente ciò che egli aveva visto, ma rivelava attraverso il simbolo.

I dipinti dei Simbolisti, caratterizzati dall'associazione apparentemente illogica di elementi reali ed immaginari, erano infatti permeati di significati simbolici.

 

Fra i suoi primi rappresentanti furono i pittori Pierre Puvis de Chavannes, Gustave Moreau e Odilon Redon, che facevano uso di colori brillanti e linee fortemente espressive per rappresentare visioni oniriche di notevole emotività, a volte tendenti al macabro, ispirate a soggetti letterari, religiosi o mitologici.

Dante Gabriel Rossetti , "A Sea Spell", 1877
Dante Gabriel Rossetti , "A Sea Spell", 1877

Sempre in Francia, il movimento assunse decisa personalità con artisti come Pierre Bonnard, Maurice Denis, Félix Vallotton e Paul Sérusier, che formarono il gruppo dei "Nabis" (Profeti): essi riprendono sì tematiche impressioniste (scene di campagna e di vita parigina), ma ne negano il valore d'immagine istantanea, riconducendole ad una eleganza ordinata e rarefatta.

 

Il simbolismo influenzò anche la pittura dell'olandese Vincent Van Gogh e dei francesi Emile Bernard e Paul Gauguin (la prima mostra simbolista fu organizzata proprio da Gauguin nel 1889-1890 all'Esposizione universale di Parigi), nonché la scultura di Auguste Rodin.

 

Anche la "Confraternita dei preraffaelliti", Dante Gabriel Rossetti, William Holman Hunt e John Everett Millais, (corrente artistica della pittura vittoriana nata 1848, sviluppatasi ed esauritasi in Gran Bretagna) è ascrivibile alla corrente del simbolismo, e può essere definita - assieme al raffinato simbolismo di Gustav Klimt (Secessione Viennese) ed alle forme dell'Art Noveau - l'unica trasposizione pittorica del decadentismo.

Per il suo uso soggettivo e allusivo di colori e forme, il simbolismo può essere considerato un antecedente di correnti del XX secolo come il Fauvismo, l'Espressionismo e il Surrealismo.