Avanguardie storiche: L'Espressionismo

Lo slideshow presenta alcune delle opere dei principali artisti appartenenti alla corrente artistica denominata "Espressionismo". Un punto di partenza per illustrare le personali tensioni, visioni e interpretazioni dell'arte. Un click per iniziare.

Di seguito l'elenco degli espressionisti (compresi alcuni assimilabili) presenti nella galleria di immagini (slideshow) precedente, organizzati in ordine cronologico e con link di approfondimento a Wikipedia.



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Edvard Munch

1863 – 1944


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Emil Nolde

1867 – 1956

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Ernst Ludwig Kirchner

1880 – 1938

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Max Pechstein

1881 – 1955

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Erich Heckel

1883 – 1970

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Karl Schmidt-Rottluff

1884 – 1976

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Oskar Kokoschka

1886 – 1980

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Egon Schiele

1890 – 1918

  wiki  

George Grosz

1893 – 1959

  wiki  
         

Vai direttamente alla pagina che raccoglie links a siti di approfondimento sul periodo.

Un click qui.

Espressionismo: l'incisione

 

L'incisione è uno strumento molto utilizzato dagli Espressionisti per la forza che sa dare alle immagini.

Le illustrazioni proposte possono essere scaricate in formato .pdf (un click sulle immagini sottostanti).

Testo facilitato. Breve testo che delinea gli elementi essenziali del periodo artistico affrontato.

File in formato .pdf.

 

1. I Fauves e l'Espressionismo


Una breve presentazione in Powerpoint che sintetizza i principali temi di questa corrente artistica.

File in formato .pps.

 

- L'Espressionismo [5 slides - 1.17 Mb]

Vincent Van Gogh, "Autoritratto", 1889
Vincent Van Gogh, "Autoritratto", 1889

L'Espressionismo è una corrente artistica forte ed intensa che nasce attorno al 1905 in Francia con i Fauves, Le Belve ed in Germania con il gruppo Die Brücke, Il Ponte in opposizione all'Impressionismo.

L'Espressionismo non riguarda solo le arti figurative, ma anche letteratura, musica, teatro, scenografia ed architettura.

Le differenze tra i due movimenti sono sostanziali e profonde.

 

L’Impressionismo è legato alla realtà esteriore cogliendone gli effetti luministici e coloristici che rendono piacevole e interessante uno sguardo sul mondo esterno.

L’Espressionismo, rifiuta il concetto di una pittura tesa al piacere del senso della vista, spostando la visione dall’occhio, all’interiorità più profonda dell’animo umano.

L’Impressionismo ha un atteggiamento positivo nei confronti della vita, rappresentando il bello e la gioia di vivere.

L’atteggiamento dell’Espressionismo è invece  profondamente drammatico. L'artista espressionista quando guarda dentro di sé trova l’angoscia, se guarda dentro gli altri vede  la bruttura mascherata dall’ipocrisia borghese.

Paul Gauguin, "Contadine bretoni", 1894
Paul Gauguin, "Contadine bretoni", 1894

Da un punto di vista stilistico, la pittura espressionista nasce  soprattutto dalle tele di Vincent Van Gogh e da quelle di Paul Gauguin, che sottolineano le loro esperienze emozionali e spirituali della vita, con colori forti e pennellate violente.

 

Anche se l'Espressionismo si propone come il contrario dell'Impressionismo, entrambi sono movimenti “realisti” che impongono al pittore il rispetto della realtà.

 

Il termine Espressionismo appare nel 1911 in un saggio pubblicato nella rivista "Der Sturm" e viene utilizzato per definire la pittura dei "Fauves" in Francia e dei componenti del gruppo "Die Brücke" in Germania.

Emil Nolde, “Il Profeta”, 1912
Emil Nolde, “Il Profeta”, 1912

Il termine “espressionismo” è sinonimo di deformazione, infatti l'artista espressionista cerca mediante l'alterazione della forma, del colore e dello spazio, di rivoluzionare la realtà per giungere a quella che lui suppone sia la verità.

 

L'espressionismo rifiuta il concetto di una pittura tesa al piacere del senso della vista, ma sposta la visione dall'occhio all'interno dell'animo umano. L'occhio infatti, secondo il pittore espressionista, è solo un mezzo per giungere all'interno, dove la visione interagisce con la nostra sensibilità psicologica. E quando l'occhio osserva dentro di sé, o dentro gli altri, trova sempre toni foschi e cupi.

All'interno dell'animo dell'artista trova sempre l'angoscia, come dentro gli altri trova la bruttura mascherata dall'ipocrisia borghese.

E per rappresentare tutto ciò, l'artista espressionista non esita a ricorrere ad immagini sgradevoli.

Anzi, mai come con l'espressionismo il «brutto» diviene arte, cosa mai prima avvenuta con tanta enfasi nella storia.

Karl Schmidt-Rottluff, “S.and L.”, 1925
Karl Schmidt-Rottluff, “S.and L.”, 1925

Alla nascita dell'espressionismo contribuirono diversi artisti della fine del 1800, per esempio, possono essere considerati dei pre-espressionisti Munch ed Ensor, ma anche Van Gogh e Gauguin. In essi sono già presenti molte delle caratteristiche tipiche dell'espressionismo: l'accentuazione cromatica, la drammaticità dei contenuti e il forte tratto.

 

Ufficialmente il movimento espressionista nasce nel 1905 a Dresda, in Germania, ove un gruppo di artisti si diede il nome “Die Ernest Ludwig Kirchner Brücke” sintetizzato poi in “Die  Brücke” (il Ponte).

I principali protagonisti di questo gruppo furono Ernest Ludwig Kirchner e Emil Nolde.

In essi sono presenti i tratti tipici dell'espressionismo: la violenza cromatica e la deformazione caricaturale, ma in più vi è una forte carica di drammaticità.

 

Il movimento degli espressionisti non ha però carattere unitario, vi sono diversi orientamenti e in particolar modo può essere frammentato nei:

Otto Dix, ”Ritratto della giornalista Sylvia von Harden”, 1926
Otto Dix, ”Ritratto della giornalista Sylvia von Harden”, 1926

"Die Brücke" (“Il Ponte”), che nascono influenzati dal Fauvismo. L'Espressionismo tedesco, raccolto nel gruppo "Die Brücke", costituito a Dresda nel 1905 e sciolto a Berlino nel 1911, utilizza l'immagine come forma di denuncia politica e sociale. I soggetti prediletti sono gli emarginati e la gente comune.

Fra i principali esponenti dell'Espressionismo tedesco sono i pittori Ernst Kirchner, Erich Heckel,  Emil Nolde, che elaborano in forme originali le influenze avute dal loro ambiente artistico romanico e gotico.

I colori densi, che sembrano incrostati sulla tela, danno una spiacevole sensazione che si lega alla bruttezza ed al degrado umano. Die Brücke recupera l'arte dei primitivi riutilizzando le  tecniche ed  i materiali della tradizione popolare tedesca.

 

"Der Blaue Reiter" (“Il cavaliere azzurro”) che nasce a Monaco nel 1911, di tendenze astratte e i cui artisti sono ispirati da Gauguin. Ne fanno parte Wassilj Kandinskij e Franz Marc;

 

"Neue Sachlichkeit” (Nuova oggettività), i cui artisti manifestano grande attenzione nei particolari, ma anche con accentuazioni emozionali e tensioni espressive esageratamente grottesche che talvolta arrivano alla caricatura.

Tra gli esponenti più noti di questa corrente si ricordano George Grosz e Otto Dix.